L’elemento portante che caratterizza un dojo nella sua totalità è ilMaestro.
Solo chi ha trovato nella pratica delle Arti Marziali, oltre alla tecnica fisica, la “GIUSTA VIA“, che porta al raggiungimento di uno status spirituale superiore, può diventare MAESTRO.
L’obiettivo principale a cui deve sempre mirare un vero Maestro di arti marziali è la continua ricerca del Do, inteso sia come “Via” che porta alle Arti Marziali, sia come via che porta alla vita.
Un Maestro deve dimostrare il suo Do, sempre, in qualsiasi momento della sua vita e non solo nel Dojo, altrimenti diventerebbe come l’operaio di una catena di montaggio.
L’arte marziale deve essere parte integrante della sua vita, nella sua totalità. La passione, la profonda dedizione all’arte e soprattutto l’umiltà sono gli elementi che fanno di un Maestro un buon Maestro.
Egli deve farsi rispettare dai suoi allievi e nello stesso tempo li deve rispettare. Deve essere sempre pronto a correggerli sia tecnicamente che moralmente: il Maestro deve, pertanto, essere anche e soprattutto un ottimo educatore.
Il Maestro deve stabilire con i propri allievi un legame di natura morale e spirituale indissolubile nel tempo: in tal modo, senza accorgersene, le due parti arriveranno a capirsi reciprocamente, perché uniti “spiritualmente” ed insieme tesi a raggiungere lo stesso obiettivo: la ricerca del Do.
Il Maestro deve dimostrarsi sempre calmo, non deve mai infierire con gli allievi, perché così facendo verrebbe meno ai principi basilari che contraddistinguono la sua figura.
Il comportamento del Maestro, sia nel Dojo che fuori di esso, deve essere sempre preciso, leale e sincero, poiché deve servire da esempio ai suoi allievi, tanto che gli stessi, un giorno, potranno dire “Grazie Maestro”.
Il sentirsi ringraziare è l’unica ricompensa che un buon Maestro accetterà sempre e non per puro orgoglio personale, ma perché il suo “DO” continua ancora.
Da atleta ho vinto tantissimo, ma da Maestro mi sono preso tantissime soddisfazioni.
Ho sempre cercato di forgiare dei forti Atleti ma principalmente diformare dei gruppi di amici uniti nel tempo.
Ho conseguito il 1° Dan nel 1986, il 2° Dan nel 1990; nel 1991 ildiploma magistrale di istruttore all’accademia Nazionale di Napoli; il 3° Dan nel 1994; il 5° Dan nel 2001, 6° Dan nel 2007 e 7° Dan nel 2009.
Dal 1990 al 2001 sono stato dirigente U.S. Acli Lecce; dal 1996 Commissario Tecnico CIAM; dal 2004 al 2007 Docente ACSI Settore arti marziali.
Dal 2007 Tecnico responsabile provinciale settore Karate Lecce C.S.E.N. (Centro Sportivo Educazione Nazionale).
Dal 2008 consigliere regionale C.S.E.N. (Centro Sportivo Educazione Nazionale).
Aldo Garofalo